Report – Convegno Prevenzione e Screening. Il patto per la salute contro sprechi ed emergenze

Sono trascorsi 10 anni da quando la Regione Campania ha sottoscritto il programma per il PIANO DI RIENTRO dal quale tutt’oggi nonostante i notevoli miglioramenti del Conto Economico e gli ancor più notevoli sacrifici dei cittadini non siamo ancora riusciti ad affrancarci.

Il miglioramento della situazione economica non procede purtroppo di pari passo con la qualità delle cure e delle condizioni di salute dei cittadini Campani, tanto è vero che dagli ultimi dati del monitoraggio relativo all’adempienza al rispetto dei LEA (riferiti all’anno 2015 pubblicati ad ottobre 2017) la Campania è scivolata all’ultimo posto tra le Regioni, con un gap notevole rispetto alla penultima.  In una scala di valori numerici, dove 160 è il livello di accettabilità, alla Campania vengono attribuiti 106 punti, di gran lunga al di sotto della penultima in elenco, ma ancor più distante dalle regioni più virtuose, di cui la Toscana detiene il primato con 225 punti.

Non è una gara amatoriale di corsa, è la possibilità per le Regioni di poter accedere ad un ulteriore finanziamento che rappresenta il 3% delle attribuzioni dallo Stato.

Con un divario così elevato dal resto dell’Italia l’obiettivo di offrire una sanità adeguata potrebbe diventare irraggiungibile, ma ancor più potrebbe portare a commettere ulteriori errori strategici.

A confermare la riflessione precedente è il dato che dall’anno 2014 al 2015 siamo transitati nell’area critica (inadempienza) dalla posizione di adempimento con impegno (che nel frattempo è scomparsa).

Alcune Regioni ci offrono la possibilità di comprendere che PIANI DI RIENTRO non necessariamente portano ad un peggioramento della qualità delle cure, ma attraverso una razionalizzazione della spesa, un riequilibrio della collocazione delle risorse si può attivare una riduzione degli sprechi ed offrire alla popolazione una Sanità giusta che attraverso la prevenzione e la riduzione delle emergenze consente di orientarsi verso la ricerca ed una adeguata assistenza.

Sono esempio la Regione Piemonte che nonostante sia ancora sottoposta al Piano di Rientro ha mantenuto costante l’adempienza al rispetto dei LEA, come anche la Regione Lazio che oggi è tra le Regioni adempienti.

Gli indicatori che ci hanno portato nella criticità partono dalle misure dedicate alla prevenzione, (bassi livelli di copertura vaccinale, scarsa aderenza alle campagne di screening, difficoltà nella gestione veterinaria degli alimenti,) comprendono l’insufficienza delle misure dedicate all’assistenza di anziani e disabili con elevati tassi di ospedalizzazione, ricoveri inappropriati, elevato tasso di TC primari e come new entry si aggiungono i parti pretermine senza UTIN.

Con un   impegno solido e strategie concrete sulla PREVENZIONE ed in particolare sugli screening e le coperture vaccinali, sarebbe possibile raggiungere in un tempo ragionevole un trend positivo portando miglioramenti anche per tutti gli indicatori oggetto di criticità. Potremmo infine far cadere quei vincoli che portano la quasi totalità delle nostre risorse ad affrontare l’EMERGENZA che continua a far lievitare la spesa per i ricoveri, che fa diventare i ricoveri stessi inappropriati.

La prevenzione riduce ed allontana il tempo della malattia con

buone abitudini di vita, gli screening consentono una diagnosi precoce permettendo ai medici di intervenire su condizioni cliniche migliori, riducendo le giornate di degenza, la complessità del casi trattati, la necessità di intervenire in emergenza con elevato rischio per la salute del paziente. Se il primo livello svolge bene il suo lavoro governa e contiene, il secondo livello assistenziale avrà la possibilità di garantire cure più appropriate e qualitativamente migliori, così l’alta specializzazione ha la possibilità di procedere verso la ricerca e l’eccellenza. Come sempre è un gioco di squadra di cui ognuno si giova, primo tra tutti il cittadino.

Imparare da chi è più virtuoso è un atto di intelligenza e maturità.

La giornata di lavoro del 15 Gennaio è stata finalizzata alla consapevolezza, da parte dei medici della Campania, della necessità di un impegno forte di tutte le figure sanitarie, per consentire alla sanità regionale di riemergere e procedere compatti con azioni CONCRETE per garantire salute in equità.

Il programma della giornata di lavoro, ha portato l’Auditorium dell’Ordine dei medici di Napoli in un viaggio verso la POSSIBILITA’ analizzando gli aspetti più importanti del cambiamento di rotta che dobbiamo necessariamente svolgere.

Il dottor Gennaro Volpe Presidente Nazionale CARD con la sua relazione

Le cure accessibili: Viaggio tra Livelli Essenziali di Assistenza Appropriatezza ed Accessibilità ci ha descritto ’Italia virtuosa che cura ed assiste, l’Italia che dando valore alla prevenzione può contrastare il processo evolutivo verso la malattia cronica e verso l’incurabilità;

Il Presidente Ordine dei Medici di Napoli dott. Silvestro Scotti ha affrontato lo spigoloso tema dell’accessibilità alle cure e della ricerca di strategie concrete e fattibilità nelle Regioni ancora impegnate nei piani di rientro;

il dott. Pasquale Di Girolamo Faraone Direttore Sanitario ASL Napoli 1 Centro partendo dal

PNP (Piano Nazionale di Prevenzione), proseguendo con il PRP ha illustrato le responsabilità del top managenment aziendale nell’ attuazione dei programmi suddetti e l’organizzazione trasversale degli screening;

la prof. Gabriella Fabbrocini Professore Associato Malattie Veneree e Cutanee Dipartimento di medicina Clinica e Chirurgia dell’Università di Napoli Federico II ci ha parlato dei canoni della prevenzione tra le contraddizioni di uno scarso potere di offerta ed illimitati bisogni;

La dott.ssa Tiziana Spinosa Referente screenings Oncologici ASL Napoli 1 Centro con la sua relazione Screenings Oncologici e non solo – Indagine nella terra dei fuochi ha ampiamente documentato lo stato dell’arte su quanto realizzato attraverso programmi di prevenzione e screening che oggi rappresentano una opportunità di crescita organizzativa per il resto della regione stessa.

Il dott. Giovanni Rosiello Resp UOSD Percorsi Diagnostico terapeutici per Patologia Cardiovascolare SL Napoli 1 Centro con la sua relazione Screenings Cardiovascolari- Prevenzione- PDTA dello Scompenso Cardiaco ha portato in aula   strumenti concreti di governance della salute Il PDTA quale strumento per raggiungere appropriatezza e fare della prevenzione il fulcro della gestione della patologia cardiovascolare;

La dott.ssa Laura Soldati Ricercatore Dipartimento Scienze della Salute Università di Milano con la sua relazione “I benefici della dieta mediterranea nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, tumori e malattie neurodegenerative” ha concluso la nostra giornata riprendendo la dieta più sana del momento.

Momenti interattivi con l’aula e tra i relatori hanno reso l’evento vivo e ricco di proposte concrete.